Parlando di un 3-3-1 con esterni molto statici è normale che sia privilegiato più un centravanti con forti doti fisiche che non necessariamente sia un grande goleador, ma che il suo enorme lavoro sia finalizzato a fornire palle interessanti per i tre centrocampisti; d'altro canto è chiaro che a supporto di un'attaccante non eccelso in fase realizzativa siano indispensabili dei centrocampisti molto bravi nell'aggressione degli spazi, aventi grandi facilità di calcio dalla media e lunga distanza. Il gioco di sponda del centravanti favorisce ed agevola soprattutto il lavoro dei centrocampisti che possono cercare con continuità anche”l'uno contro uno” in quanto favoriti dal ricevere palloni in velocità e soprattutto con la visuale rivolta verso la porta avversaria. Il movimento d'incontro tra punta e centrocampisti può dare molto fastidio ai marcatori avversari in quanto marcare un giocatore in simili situazioni è sempre difficile.
Una squadra che utilizzando il 3-3-1 ha a disposizione un centravanti che si caratterizza maggiormente per le sue doti sia realizzative che tecniche può eventualmente cercare di attuare una disposizione degli esterni sia di centrocampo e sia di difesa molto larga per creare situazioni in cui il centravanti si trovi “uno contro uno” con il centrale di difesa avversario.
Una squadra che utilizzando il 3-3-1 ha a disposizione un centravanti che si caratterizza maggiormente per le sue doti sia realizzative che tecniche può eventualmente cercare di attuare una disposizione degli esterni sia di centrocampo e sia di difesa molto larga per creare situazioni in cui il centravanti si trovi “uno contro uno” con il centrale di difesa avversario.
La situazione esposta precedentemente comporta il servire il centravanti lungo i corridoi che si formano portando soprattutto gli intermedi di centrocampo molto defilati. L'attuare tale disposizione tattica, può essere utile per esempio, in situazioni in cui la squadra avversaria attua una tattica molto attendistica finalizzata prevalentemente a chiudere qualsiasi tipo di spazio ad avversari maggiormente dotati dal punto di vista della tecnica individuale. (Fig. 4)
Analizziamo per concludere alcuni “possibili” movimenti del centravanti in uno schema 3-3-1:
a) il centravanti esce incontro al centrale di centrocampo il quale una volta scambiato il pallone con il centravanti scarica nel corridoio la palla all'intermedio di destra che nel frattempo taglia verso la zona centrale inserendosi in area di rigore. (Fig.a)
a-bis) il centravanti crea movimento accorciando verso il centrocampista centrale, una volta ricevuta palla scarica sull'intermedio destro che a sua volta serve sul taglio senza palla l'intermedio opposto. (fig a-bis)
b) il centravanti si defila lateralmente lasciando lo spazio per l'inserimento ed una volta ricevuta la palla scarica il pallone al centrocampista che s'inserisce nello spazio creato dal movimento dell'attaccante. (fig.b)
c) il centravanti rimane in zona centrale, riceve palla dal centrocampista centrale, gira la sfera verso l'intermedio destro sceso nel frattempo in profondità; a sua volta l'intermedio destro chiude lo schema con un rasoterra sul secondo palo dove si deve trovare l'intermedio opposto; in questo schema il centrale di centrocampo rimane molto basso ed in linea con lui ad aggredire gli spazi lasciati dagli intermedi accorciano i laterali di difesa. Questi movimenti fanno si che la metà campo di propria competenza sia ben coperta in tutte le zone da un quadrilatero che difficilmente permetterà agli avversari rapide ripartenze. (fig c.)
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