giovedì 17 gennaio 2008

La linea difensiva del 3-3-1

Dal sito della Lega a calcio a 8
La linea a tre di difesa può essere composta in diversi modi:
• un marcatore e due laterali fluidificanti molto propensi al sistematico raddoppio sulle fasce laterali in fase offensiva. (fig. 1)



Una disposizione del genere è molto utile per aggirare squadre molto chiuse. Qui è richiesta la continua sovrapposizione dei laterali di difesa utile ad aprire le maglie della squadra avversaria. Si noti che un tale atteggiamento tattico, molto spesso porta il proprio centravanti a trovarsi nell'uno contro uno con il difensore centrale, evitando possibili raddoppi di marcatura da par te dei laterali di difesa, impegnati a scalare sulle fasce. L'attaccante ha maggiori spazi d'inserimento nell'area di rigore.
In questa situazione è fondamentale la posizione del centrale di centrocampo, il quale dovrà assumere una posizione molto"bassa" quasi da mediano per non lasciare mai scoperto l'unico difensore centrale della squadra;
• tre difensori molto più statici ovvero utilizzare tre marcatori puri nel caso si voglia interpretare una gara molto attendistica (fig. 2);


in questa situazione i due laterali di difesa sono molto più statici, difficilmente creeranno superiorità sulle fasce ma sa ranno sollecitati di più, a ricercare eventuali raddoppi di marcatura sugli uomini più pericolosi della squadra avversaria.

• usare un mix delle prime due soluzioni,ovvero utilizzare un marcatore puro( il centrale di difesa) ed uno dei due laterali come possibile secondo marcatore nel caso ci sia bisogno di raddoppio di marcatura sul centravanti avversario. Tale soluzione può risultare interessante quando il terzo laterale può essere maggiormente sollecitato a supportare la fase offensiva della squadra, in modo tale da creare possibilmente una superiorità numerica a centrocampo. Tutto ciò chiaramente è consigliabile contro squadre avversarie che dispongono una linea difensiva del tipo "b" ( fig. 3).


Con questa situazione s'innescano dei particolari movimenti da parte dei late rali difensivi.Prendiamo il caso che sia il terzino sx ad avere maggiori doti offensive. Mentre il terzino sx sale sulla fascia è necessario che il laterale opposto (terzino dx) accorci le distanze dal centrale difensivo scorrendo orizzontalmente al campo di gioco. Tale accorgi mento è importante per due motivi:
• in caso di ripartenza della squadra avversaria, nella quale si verifichi una superiorità numerica ad esempio (3 contro 2), i difensori per limitare l'inferiorità numerica potrebbero applicare una difesa a zona del tipo a "L" (fig. 4)

il centrale di difesa esce in pressione (sempre!) su palla centrale, il laterale scorre sui lati della difesa uscendo in pressione nel momento in cui la palla da zona centrale è scaricata in zona laterale. Nel momento in cui va in pressione il laterale difensivo, simultaneamente, il centrale di difesa arretra per coprire la diagonale.
2) nel caso in cui la squadra è troppo allungata, è possibile accorciare le distanze tra centrocampo e difesa facendo staccare in avanti uno dei due centrali, in maniera tale da evitare facili tiri dalla trequarti agli avversari.
E' chiaro che ci possono essere anche delle logiche "contromosse" ad una eventuale superiorità numerica dovuta al sistematico "scalare" di uno dei due laterali di difesa sulla linea dei centrocampisti. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di far salire in pressione molto alta uno dei laterali di centrocampo, in modo tale da aggredire sin dall'inizio il terzino fluidificante, C'è da dire che una tale situazione va ampiamente valutata sulla base delle caratteristiche dei propri giocatori. Infatti il laterale deputato a pressare alto l'eventuale inserimento a centrocampo del terzino fluidificante avversario, potrebbe trovare delle difficoltà contro un uomo molto veloce e rapido negli spazi, oltretutto molto più abituato frequentare le corsie laterali.(fig. 5).


Il salire "alto" del centrocampista laterale sul terzino fluidificante comporta il logico scalare anche del terzino di fascia che andrà ad aggredire a sua volta il centrocampista sulla fascia di propria competenza.
Con questo concludo qui le mie prime annotazioni e vi rimando al prossimo numero nel quale illustrerò la linea di centrocampo del 3-3-1, soffermandomi sui movimenti di raccordo tra difesa e centrocampo sia in fase offensiva e sia in fase difensiva.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il 3-3-1, visti i partecipanti di ambedue le squadre, direi che è l'unica tattica applicabile...
Fluidificando i laterali, di cui uno fluidifica già di suo ma fa tutto il campo quando invece dovrebbe limitarsi a salire e scendere dal centrocampo e non fino alla difesa come ho già detto, creerebbe la situazione di superiorità numerica , come è stato fatto nell'ultima partita visto che i gol sono scaturiti tutti da inserimenti da dietro di Stefano e di davide..... situazione ideale quindi.... Bisogna solo applicarsi e provare provare provare senza sentirsi , se uno sbaglia, sminuiti dalla critica.....
The Cat

Anonimo ha detto...

Io sono per la tattica 2-4-1 perchè le partite si vincono a centrocampo.

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