Bianchi :
Edoardo VOTO 5,5 - Che il portierone romano non fosse in giornata di grazia lo si era capito su quella uscita alta, a farfalle e senza retino, sulla punizione di Valentino finita in rete. Nemmeno il tempo di chiedersi: “che gli prende?”, ed ecco Claudio trasformare il tiro senza pretese di uno degli scuri in una bomba/autogol impossibile da disinnescare, figuriamoci da parare. In seguito cerca di salvare il salvabile e ingaggia una personale battaglia contro Christian, bloccandogli a ripetizione nella strozza l'urlo del gol. RINTRONATO
Claudio VOTO 5,5 -Graditissima sorpresa. Solo a vederlo al campo per poco mi piglia una sincope. Io neanche pensavo che giocavsse piu’ a pallone, figuriamoci che fosse ancora tra i convocabili, e ancor di piu’ che potesse scendere in campo. Dopo 2 anni si riprende il posto che , per infortunio, aveva appaltato ai vari Roberto, Antonio, Piero ecc.. Ma lo smalto e la “cattiveria” del difensore che era, ovviamente dopo tutto questo periodo di inattività, ancora non ci sono: e lo si vede a più riprese, come nelle opposizioni molli che tenta sull'arrembante Stefanino. Patisce la premiata ditta Stefano – Christian un po’ come Berlusconi soffre il duo Saviano – Fazzio. La diagnosi è spietata: labirintite cronica ai piedi, sindrome da stop, artrosi da cross. Mezzo voto in più di bentornato. PALLIDO
Augusto VOTO 5,5 - A guardarlo da lontano sembra Materazzi. Poi t´accorgi che ha la faccia intelligente e l´equivoco svanisce. Sbaglia stop, facili passaggi, aperture. Poi sì, per carità, ogni tanto ha il guizzo imperioso nel recupero disperato ma, diamine, o gli hanno fatto un sortilegio ai piedi o non si spiega come un caimano (visto nelle partite precedenti) di siffatta levatura possa trasfomarsi in un´incerto rospo che sta lì, lì per affogare nello stagno. STRALUNATO
Giuseppe VOTO 6 - L'avrete già sentito, ma lo ripetiamo: per la grinta che ci mette, uno dei pochi a non affondare. Ma a dirla tutta, non è che oggi si ricordino sue grandi giocate. Inizio pimpante, con qualche tentativo d'arrembagio (non riuscito) all'area degli scuri: poi il duo di “capelloni” Christian-Gianluca, sul suo binario, lo spiana a mo' di rullo compressore. Lui si arrangia e disimpegna alla meno peggio. INVOLUTO.
Davide VOTO 5,5 - Siccome il primo caldo induce Augusto e Claudio alla pennichella, a tentare di contrastare gli attaccanti scuri – a sorpresa (schierato nell’insolito ruolo di terzino sinistro) mentre tutti ronfano – pensa lui, il soldatino, nei secoli fedele, che si mette sull'attenti, e risponde “Obbedisco” . Sarà che una giornata di luna storta capita a tutti; sta di fatto che la sua partita non decolla mai. Nella prima parte, di tanto in tanto, prova a mettere il naso davanti: ma c'è una squadra bianca che si rifiuta di fare gioco, e quando lui butta lo sguardo in area gli cadono le braccia. Per il resto, sgobba, scalcia e sgomita dimostrando di essere, lì dietro, – almeno lui – vivo, anche se, non merita la sufficienza piena. Non tanto per l'impegno, che c'è stato, ma perché troppo spesso si è fatto saltare. SPAESATO
Marcello VOTO 6 - E’ l’unico che prova a far schioccare la frusta in mezzo alle "bestiacce" scure che lo circondano e mordono ogni qualvolta s’impossessa del pallone. Esce sistematicamente dai raddoppi con la palla al piede ma poi alza la testa e s’incupisce, perché non sa mai a chi poggiarla. Comincia in modo tambureggiante lanciandosi tra le gambe di Valentino & Company e rubando palloni come solo lui sa fare. Poi, lentamente, si appanna: e nella seconda parte, quando gli scuri dilagano, tenta disperatamente di turare le falle, sapendo che la barca affonderà. Poco aiutato. SPRECATO.
Paolo VOTO 6,5 - Il migliore dei bianchi e per dirla col titolo di un famoso film: “Un uomo chiamato cavallo”. Galoppa dal primo all'ultimo minuto e si toglie, anche, la soddisfazione di sferrare il colpo del momentaneo 1 a 1 chiudendo con rabbia , e un po' di fortuna (lasciato solo) il calcio d’angolo battuto dai bianchi. Partita di grande generosità, come sempre per quanto lo riguarda. Comunque c'è qualcosa che non quadra se la sua squadra, per accendere la luce in mezzo al campo, si affida ai suoi piedi non proprio raffinatissimi. Un tipo che non si formalizza e che risponde sempre obbedisco: ma che nella sua vita calcistica si è guadagnato la pagnotta facendo il capomastro, non certo l'architetto. Insomma: chiedetegli tutto, ma non di fare il Pizarro. SOVRACCARICATO
Benedetto VOTO 5,5 - Prima Fulvio, poi Andrea e Christian gli impediscono di sbloccarsi. Lui ci mette del suo, risultando, a differenza delle partite precedenti, poco lucido. In questa giornata non segnerebbe nemmeno usando le mani. Ha molta birra in corpo, forse troppa, a giudicare dal calcione che rifila allo sventurato Fulvio. Delle due l'una: o aveva dubbi sul numero di scarpa indossata, e ha chiesto a Fulvio di dirgli se sulla suola leggeva 42 o 43; oppure si è trattato di un intervento in stile-Materazzi, e allora il tacchetto in faccia a Fulvio si spiega così. MINA VAGANTE.
Scuri :
Fulvio VOTO 7 - Per la serie: “Voglie gradire le nostre più sentite scuse”, tanto di cappello al portiere degli scuri che dopo essere stato, nelle pagelle precedenti, il giocatore più spernacchiato , una specie di Doni ante-litteram, custodisce a doppia mandata la cassaforte degli scuri. A metà partita un duro colpo al volto lo costringe all'angolo come un pugile suonato. Per nulla impressionato, si ripresenta in campo più battagliero che mai. Gioca concentrato e regala qualche prodezza: dapprima sventa la bomba di Marcello, da fuori area, che si abbatte su di lui , poi vedi tuffo a sventare una botta a colpo sicuro di Paolo, ed infine disinnesca dai piedi di Benedetto la palla del possibile 2-2. GARANZIA
Andrea VOTO 7 - In area (e qualche volta anche fuori) tutti i palloni sono suoi. Anticipi e chiusure realizzati con grande tempismo. Respinge palloni neanche fosse il tabellone del canestro della Monte Paschi Siena; il suo capoccione rispedisce al mittente ogni tentativo di cross. Il vagito di una difesa impenetrabile parte dall’impeto e l’orgoglio del Presidente. IMPECCABILE.
Piero VOTO 7,5 - Gioca una partita strepitosa. Il migliore. Se la vede preferibilmente con Paolo e Marcello, che non sono niente male, ma li tiene a bada senza ricorrere a particolari scorrettezze. Sulla sua fascia (e qualche volta anche fuori dalla stessa) tutti i palloni sono suoi. Anticipi e chiusure realizzati con grande tempismo, è riuscito nell'impresa, senza farne sentire la mancanza, di rimpicciolire persino il salmone di largo preneste. Scusate se è poco. IMPECCABILE.
Valentino VOTO 7- Di solito si dice: bravo e fortunato a farsi trovare al posto giusto nel momento giusto. Lui, invece, è sventato e sfortunato a farsi trovare al posto sbagliato nel momento sbagliato quando, su cross di Giuseppe la palla sbatte proprio addosso a lui (che si stava rialzando), e da lì in rete. Comunque in difesa, come al solito, è determinante. Porta in vantaggio (2-1) i suoi con un gran tiro da 20 metri dove il buon Edoardo avrebbe potuto fare sicuramente meglio. PROVVIDENZIALE.
Christian VOTO 7 - I conteggi sono in corso ma ormai è ufficiale: 29 anni dopo la marcatura di Gentile su Maradona in Italia-Argentina 2-1, mundial '82, ha stabilito , il record del mondo di botte prese in una partita, equamente distribuite fra i suoi avversari (anche se Claudio il secco qualche punto in più degli altri lo merita). Quando c'è si vede, soprattutto se al suo fianco gioca il ‘socio’ di centrocampo Gianluca. Propizia due gol con due splendide giocate. Non è nelle migliori condizioni fisiche (e se continua a farsi convincere dal bomber del subappennino Dauno a rimanere sempre a cena dopo la partita neanche le recupererà mai), ma è lo stesso tanta roba. A fine partita, ecco la pennellata di Van Gogh per il 5-2 finale. Splendida per genio (uomo saltato con doppio passo) e voglia di osare (diro da posizione angolata). MARAVILLA.
Gianluca VOTO 7 - Solita immensa e generosa partita anche in un ruolo non suo. Oggi viene schierato centrocampista esterno destro davanti alla difesa ed è lui – e non Christian che gioca centrale – a fungere da primo distributore di gioco. Gioca cento e uno palloni e nel finale, addirittura, va “vicino” al gol del 5-2 con un tiro che accarezza la rete di recinzione del campo, con le ricerche del pallone che ancora proseguono, sugli argini del Tevere. DOMINATORE.
Stefano VOTO 7 - Come dicevano gli Abba: “Mamma mia!”. Mamma mia che giocatore questo piccoletto: un uragano che si abbatte sulla difesa dei bianchi ogni volta che il ragazzo tocca palla. Dopo Mammolo e Gongolo, Stefanolo sembra l'ottavo dei 7 nani. In realtà è stato un gigante, capace con le sue fiammate di incenerire i bianchi. Ciliegina sulla torta, il fantastico gol a pallonetto/cucchiaio che beffa l’incolpevole Edoardo. FIAMMEGGIANTE.
Mimmo VOTO 7 - Sarà il caldo che si fa sentire, sarà l'emozione per il primo posto nella classifica della Minerva Cup che aleggia nell'aria, sta di fatto che il bomber del subappennino Dauno scende in campo in versione gattone svogliato. Il gattone, però, sonnecchia con un occhio aperto: e quando meno te l'aspetti, è lui a balzare quatto quatto sul boccone più prelibato della giornata (leggi: pallone del 1-0) e a salire in cattedra. Ricapitolandi: allacciate le cinture di sicurezza, tenetevi forte e ammirate nell'ordine: 1) il tempismo e la potenza con cui di destro, scarica in rete, nell'angolo lontano, la palla che spedisce gli scuri in Paradiso firmando il gol del 1-0 ; 2) la bravura e la caparbietà con cui il bomber si libera di Claudio e Augusto, s'invola nella metà campo avversaria e manda in gol, preciso al millimetro, folletto-Stefano ; 3) la classe e la lucidità con cui, a più riprese protegge il pallone e fa salire la squadra. SORNIONE.
ALLA PROSSIMA UN SALUTO A TUTTI....................
Nessun commento:
Posta un commento